Performance sostenibile: 5 tecniche per lavorare meglio senza esaurirsi
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2025-09-09

Carriera

Performance sostenibile: 5 tecniche per lavorare meglio senza esaurirsi

Scopri 5 strategie pratiche e scientificamente fondate, per migliorare concentrazione, energia e benessere mentale. 

Nel corso del mio lavoro, ho avuto modo di accompagnare professionisti che operano in ambienti ad alta intensità, divisi tra pressioni lavorative, responsabilità familiari e ritmi quotidiani sempre più accelerati. Alcuni di loro, se non la maggior parte riconoscono, come pattern emotivo ricorrente, una costate sensazione di sopraffazione.

Ricordo in particolare una dirigente, madre di due figli, che mi disse: “Ho l’impressione di vivere in modalità di emergenza costante.” Quella frase mi ha spinto a indagare più a fondo i meccanismi neuro-fisiologici dello stress e a cercare strumenti semplici e pratici, ma basati su evidenze scientifiche, capaci di restituire alle persone una percezione più equilibrata del tempo, dell’energia e dei propri ruoli. 

In un’epoca caratterizzata da iper-connessione e attività accelerate, spesso legate all’effimera idea di dover produrre sempre di più per sentirsi utili, il concetto di equilibrio psico-fisico non rappresenta più un semplice obiettivo personale, ma direi che è una vera e propria esigenza biologica. Le neuroscienze confermano che il benessere psicofisico non si ottiene semplicemente seguendo consigli generici su come essere più produttivi (come “organizzati meglio” o “lavora con più focus”). Secondo le neuroscienze e le pratiche adottate da aziende all’avanguardia, servono interventi specifici che agiscano direttamente sui sistemi biologici che regolano lo stress, le emozioni e l’equilibrio interno del corpo (sistema nervoso centrale, il sistema endocrino e il nervo vago).

[se vuoi ti mando il link di un articolo - un pò tecnico, ma molto interessante - pubblicato sulla rivista State of Mind. Scrivimi qui info@gessicachiellino.com]

Ti propongo, allora, una serie di tecniche facili che oltre ad essere strumenti di pianificazione o organizzazione, si fondano su principi neurobiologici e cognitivi - e io stessa li utilizzo direttamente con diversi clienti. Queste tecniche agiscono in profondità, modificando il modo in cui il cervello elabora lo stress, regola l’attenzione e integra le esperienze quotidiane — con effetti tangibili sia nella sfera lavorativa che in quella personale.

1. Time Blocking: la scienza della concentrazione profonda

Il time blocking, reso celebre da Cal Newport nel suo libro Deep Work, consiste nel pianificare la giornata in blocchi di tempo dedicati a un solo compito. È una tecnica che favorisce la concentrazione profonda e riduce la dispersione mentale.

• Come applicarlo: programma la tua agenda con slot da 60–90 minuti per attività strategiche, intervallati da momenti per email, call e follow-up. Difendi questi blocchi come fossero meeting con i clienti più importanti che hai.

• Perché funziona: riduce il task switching, che brucia dopamina e acetilcolina — molecole fondamentali per attenzione e memoria.

2. Tecnica del Pomodoro: sprint cognitivi da 25 minuti

Inventata negli anni’80 da Francesco Cirillo, questa tecnica è oggi adottata da sviluppatori e creativi in tutto il mondo. Si basa su intervalli di lavoro brevi e pause regolari per mantenere alta la performance cognitiva.

• Come applicarla: lavora 25 minuti concentrato su un solo compito, seguiti da 5 minuti di pausa. Dopo 4 cicli, concediti un reset di 15–20 minuti.

• Perché funziona: la corteccia prefrontale regge meglio sprint brevi, mentre le pause regolano il nervo vago, abbassando cortisolo (ormone dello stress) e frequenza cardiaca.

3. La Regola dei 2 Minuti: la fine della procrastinazione

David Allen, con il metodo Getting Things Done, ha introdotto una regola semplice ma potente: se un compito richiede meno di 2 minuti, fallo subito. È una strategia efficace per alleggerire la mente e aumentare la motivazione.

• Come applicarla: rispondi a email brevi, archivia documenti, invia messaggi. Non rimandare, elimina subito il “peso cognitivo”.

• Perché funziona: ogni micro-azione completata rilascia dopamina (neurotrasmettitore che influenza motivazione, piacere, attenzione, movimento e apprendimento), creando un ciclo virtuoso di motivazione.

4. Digital Detox: la leadership del silenzio

Ogni notifica genera micro-attivazioni del sistema nervoso simpatico, mantenendo il cervello in uno stato di allerta costante. Il digital detox è una pratica di disconnessione consapevole che favorisce la regolazione neurofisiologica.

• Come applicarla: silenzia le notifiche non critiche, stabilisci momenti precisi per email e chat, usa la modalità “non disturbare” durante i blocchi di lavoro.

• Perché funziona: il sistema parasimpatico, guidato dal nervo vago, riporta calma, lucidità e controllo.

5. Pause Rigenerative: biochimica della performance

Fermarsi non è debolezza, è strategia. Studi condotti da Stanford dimostrano che camminare può aumentare la creatività fino al 60%. Le pause rigenerative sono momenti di recupero attivo che migliorano la lucidità mentale e la resilienza.

• Come applicarla: ogni 90 minuti alzati, cammina, respira profondamente o pratica 2 minuti di mindfulness/stretching.

• Perché funziona: la respirazione attiva il nervo vago, riduce il cortisolo e stimola serotonina ed endorfine.

Gestire tempo ed energia oggi è un vantaggio competitivo sul lavoro, ma anche un sistema necessario per il tuo copro. Le tecniche che ti ho presentato non sono solo strumenti organizzativi, ma leve biologiche e cognitive che trasformano il modo in cui affronti lavoro e vita personale.

Ogni volta che un mio cliente applica anche solo una di queste strategie, vedo una reale la trasformazione: più lucidità, più energia, meno stress. Non aspettare il momento perfetto: inizia con un piccolo passo oggi. Ti sorprenderai di quanto sia possibile vivere e lavorare meglio, senza sentirsi sopraffatti.

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